Lancio di dritto e rovescio
Fanno parte dei lanci di base. Il primo viene effettuato dallo stesso lato da cui si tiene la canna. Si tratta di una combinazione di movimento del braccio e di colpo di presa che dà slancio all'esca e la spinge.
Il lato del rovescio, opposto al braccio che tiene la canna, è meno intuitivo e spesso è dettato da una costrizione del centro e dall'impossibilità di eseguire un dritto. In genere si tira meno lontano e, per un massimo di controllo, non si cumulano due movimenti, ma generalmente solo il colpo di presa.

Per questi due lanci, l'esca si trova "dietro" la punta della canna rispetto al punto di lancio.
La tecnica del pendolo
Lo swing, come suggerisce il nome, è un movimento di oscillazione avanti e indietro con la canna. Quando l'esca è al culmine della sua corsa, è sufficiente assecondarla e lasciare andare la lenza perché l'esca venga lanciata. È il peso dell'esca a fare il lavoro.

Questo tipo di lancio è necessario per essere molto precisi, per avere un atterraggio delicato dell'esca sull'acqua e per brevi distanze (di solito meno di 10 m).
Lancio della balestra
Il lancio della balestra è un lancio ben noto ai pescatori a mosca, ma molto poco utilizzato dai pescatori di esche artificiali. Consiste nel tenere l'amo posteriore dell'esca, avvolgere la canna e rilasciare l'esca. È il solo nervosismo della canna a spingere l'esca. È un metodo di lancio molto pratico in zone molto affollate, soprattutto nei piccoli torrenti di foresta.

La frusta anteriore
La frusta anteriore consiste in una sorta di doppio impulso anteriore. Un leggero colpo all'indietro per "caricare" la canna, poi un forte colpo in avanti sopra la spalla per lanciare l'esca lontano in uno spazio minimo.