Le diverse strutture che si possono incontrare
I pescatori di spigole, a bordo o a piedi, possono sfruttare le numerose strutture artificiali per individuare i vari predatori. Le varie strutture costiere e al largo agiscono come strutture naturali, incanalando e deviando la corrente e, soprattutto, fornendo cibo e riparo alle spigole. Le spigole cercano aree adatte alla caccia, all'alimentazione e al riposo e sfruttano qualsiasi opportunità, sia essa artificiale o meno.
I pescatori da riva cercheranno dighe, piloni di ponti, mulini a marea e stagni artificiali. Coloro che pescano dalle barche cercheranno banchi di ostriche, banchi di cozze e i più recenti impianti eolici.

Perché pescare le strutture artificiali?
Per capire il valore di queste strutture, basta guardare alle pratiche dei Caraibi e del Pacifico, dove i pescatori locali posizionano al largo i cosiddetti FAD (fish aggregating devices). Si tratta di lunghe linee verticali, delimitate da un lato da una boa e dall'altro da una zavorra, alle quali attaccano vari elementi come corde o pezzi di rete. Alcuni sono fissi, altri galleggianti e dotati di un segnalatore GPS per la loro localizzazione.
Il funzionamento è semplice e si basa sulla costruzione di una catena alimentare. Con il passare del tempo, la flora si insedia e i microrganismi formano la base della piramide. Molto rapidamente, i piccoli pesci vengono a nutrirsi e vi si rifugiano, attirando inevitabilmente i predatori.
Tutte le strutture artificiali agiscono allo stesso modo, creando un nuovo ecosistema e una nuova catena alimentare in cui le spigole prenderanno rapidamente il loro posto!

Quali pescare per la spigola?
Dalla riva, anche se è possibile pescare le strutture più grandi, come le dighe, preferisco scegliere i mulini a marea, i piloni dei ponti o anche gli sbocchi dei laghetti, che creano spot ben marcati e mirati e consentono una più rapida prospezione e comprensione. Noterete subito che le spigole sono presenti in momenti specifici legati alla marea, alla luce e al tempo. Individuate i parametri giusti e visitateli nei momenti chiave. Scoprirete che le abboccate iniziano non appena si effettuano i primi lanci, poiché si tratta di stazioni di alimentazione. Anche le dighe hanno un funzionamento specifico, ma sono vaste e quindi più difficili da sfruttare.

I regolamenti
I parchi eolici sono sempre più diffusi. Anche se deturpano chiaramente il paesaggio, i pescatori possono comunque trarne beneficio, concentrando e trattenendo i pesci per buona parte della stagione. Tuttavia, anche se la tentazione di pescare ai piedi dei tralicci è forte, questa pratica è vietata e vi consiglio di controllare le norme. Spesso è vietato avvicinarsi a meno di 50 o 100 metri dalle strutture e spesso è necessario avere un Vhf e un Ais per accedervi. I controlli sono frequenti, quindi è bene essere in regola.
Sebbene le strutture in sé non siano pescabili, sono comunque aree in cui circolano i predatori e dove la caccia è comune. È quindi necessario essere mobili e attenti per sfruttarle al meglio.