Il dente (Dentex dentex) è un emblematico pesce marino del Mediterraneo appartenente alla famiglia degli Sparidae, che può essere pescato con l'esca. Il dente è un predatore potente e intelligente, apprezzato per le sue dimensioni, che possono raggiungere circa 1 metro e pesare oltre 15 kg, con una durata di vita fino a 25 anni. Si nutre di pesci, crostacei e cefalopodi.
Esche naturali consigliate per i denti
L'esca viva è ancora il modo migliore per catturare i denti. Aguglie, cefali, oblade, triglie e sgombri sono le prede preferite per la pesca a galleggiante, a cuneo o a traina lenta e profonda.
Vari cefalopodi come calamari (vivi o morti), seppie e polpi sono esche molto apprezzate, soprattutto in inverno. In questo periodo dell'anno, il calamaro è una delle esche più efficaci.
È inoltre possibile utilizzare una varietà di pesci morti come sardine, orate e piccoli pesci di scoglio freschi o congelati per la pesca a traina o in verticale.
Queste diverse esche possono anche essere combinate con tecniche che combinano esche e artificiali, come le tecniche madaï o inchiku nella pesca verticale (queste tecniche imitano le prede naturali dei denti).

Alcuni consigli pratici per la pesca dei denti
Per massimizzare le possibilità di cattura di questo predatore molto diffidente, occorre innanzitutto utilizzare esche fresche o vive. Adattare l'esca alla stagione (privilegiare i cefalopodi in inverno e primavera, i pesci vivi o morti in estate e autunno) aumenterà notevolmente i risultati, mentre l'utilizzo di un discreto rig e di robusti leader (da 30/100 a 40/100 di fluorocarbon) permetterà di resistere ai denti e alla potenza di questo splendido pesce.

Queste diverse esche, che possono essere utilizzate in vari modi, sono le più efficaci per catturare i denti, pesci emblematici, potenti e selettivi dei fondali del Mediterraneo.