Calo dell'attività e aumento della mortalità
Diminuzione dell'attività dei pesci : molte specie, in particolare i pesci carnivori e migratori, diventano meno attivi quando l'acqua si riscalda notevolmente, soprattutto durante le ondate di calore. La loro ricerca di aree più fresche può rendere la pesca molto più difficile e limitare le catture.
Lo stress e la mortalità sono in aumento: l'ossigeno disciolto nell'acqua diminuisce con l'aumentare della temperatura, aumentando lo stress fisiologico dei pesci. La pesca durante i periodi caldi aumenta il rischio di mortalità post-cattura, anche per i pesci rilasciati.
Rischi per alcune specie : le larve di molte specie sopravvivono solo in intervalli di temperatura limitati. L'innalzamento delle temperature disturba la riproduzione, riduce la crescita e può portare alla scomparsa locale di alcuni pesci sensibili (trote, alcune specie migratorie, pesci bianchi fragili).
Interruzione dell'ecosistema : il calo del fitoplancton, legato all'aumento delle temperature, porta a una diminuzione della biomassa ittica disponibile, che riduce la capacità dell'ambiente di resistere alla pressione della pesca. Questo crea un effetto domino lungo tutta la catena alimentare.

Dovete continuare a pescare?
Non è vietato (a meno che non siano in vigore norme locali), ma è consigliabile adattare la propria pratica nei periodi di forte calore:
- Evitare di pescare nelle ore più calde della giornata (preferibilmente la mattina presto o la sera tardi).
- Limitare il tempo di manipolazione e riportare rapidamente in acqua i pesci catturati.
- Astenersi dalla pesca di alcune specie fragili (ad esempio salmonidi, trote) in acque molto calde per evitare inutili mortalità.
- Pescare in modo più etico e responsabile, privilegiando il pesce robusto o, in particolare, il suo pescato.

Il caldo estremo impone un ripensamento della pesca sportiva. Fare le cose in modo diverso o prendersela comoda durante le ondate di calore è un gesto di rispetto per la sopravvivenza dei pesci e la salute degli ambienti acquatici. Non dimenticate di chiedere alla vostra AAPPMA o alla vostra federazione dipartimentale se sono state prese delle misure.