Una minaccia per gli ambienti naturali
La legge è considerata un passo indietro per le politiche idriche e ambientali.
Potrebbe compromettere le ambizioni di raggiungere un buono stato ecologico dell'acqua, quando la metà dei fiumi francesi è già in cattive condizioni ecologiche.
La reintroduzione di alcuni pesticidi neonicotinoidi comporta il rischio di inquinare le falde acquifere, i fiumi e i corpi idrici, minacciando la biodiversità acquatica.
Una minaccia per le risorse idriche
La legge potrebbe facilitare la costruzione di mega-bacini, con conseguenze dannose per le acque sotterranee e i corsi d'acqua.
È necessaria una gestione anticipata, parsimoniosa e concertata dell'acqua per conciliare gli interessi degli agricoltori e la tutela dell'ambiente.

Supporto all'OFB e agli altri operatori
La FNPF ribadisce il proprio sostegno all'Office Français de la Biodiversité (OFB) e a tutte le agenzie e gli enti pubblici che lavorano per proteggere gli ambienti acquatici.
"Non si può permettere che la crisi reale del mondo agricolo comprometta l'importanza dell'acqua e dell'ambiente nell'agenda politica. Questa legge mette a rischio la biodiversità, la qualità dell'acqua e la qualità della vita degli agricoltori e di tutti i francesi in generale. È un ecocidio consapevole. L'opposizione espressa da numerosi parlamentari di tutti gli schieramenti va accolta con favore Claude Roustan, presidente della FNPF.

Questa legge è quindi percepita come una minaccia per la conservazione dei corsi d'acqua e della biodiversità acquatica in Francia.