Che cos'è COPERE?
È un collettivo di pescatori ricreativi come voi e me. Al momento in cui scriviamo, ci sono 1100 membri registrati. Il gruppo è stato creato circa dieci giorni fa.

Perché si è formato questo collettivo?
Nel preambolo del sito web del collettivo si legge: "Indignato per le ultime misure adottate dall'Unione Europea sulla pesca in mare, il COPERE denuncia l'aberrazione delle restrizioni adottate nei confronti della pesca sportiva. Al di là delle varie misure adottate, il COPERE vede una forma di privatizzazione della risorsa a vantaggio della pesca professionale e industriale. Condanna il governo francese e il suo Segretario di Stato per il Mare che, attraverso il suo dipartimento IFREMER, pubblica falsi studi per incolpare la pesca ricreativa dell'esaurimento degli stock ittici. Alcune misure mirano a vietare ai pescatori ricreativi la pesca di determinate specie durante i periodi di riproduzione. Il COPERE appoggia tali misure, che rappresentano un passo nella giusta direzione, ma condanna il fatto che non si applichino a tutti i pescatori, dilettanti o professionisti, e in tutte le aree geografiche".
Quali sono gli obiettivi del collettivo?
Anche in questo caso, cito la spiegazione fornita nella nota legale sul modulo di adesione: "L'obiettivo iniziale di questo collettivo, come indica il suo nome, è quello di riunire tutti i pescatori dilettanti per difendere il loro hobby. La pesca ricreativa ha bisogno di essere rappresentata da un grande collettivo indipendente. La pesca ricreativa in mare deve rimanere un'attività libera e aperta a tutti. I pescatori ricreativi devono poter pescare senza restrizioni, nel rispetto delle norme vigenti (taglia, numero di catture, attrezzi da pesca, zone di pesca, specie vietate, stagione di pesca, ecc.), a condizione che tali norme siano concordate in consultazione e siano eque per tutti i pescatori, sia professionisti che ricreativi. Il collettivo farà quindi tutto il possibile per garantire il diritto di pescare liberamente, nonostante l'intenzione dichiarata dal governo di riformare la pesca marittima ricreativa alla stregua di quella d'acqua dolce, il che significherebbe privatizzare la pratica solo ai membri di strutture consolidate. Il collettivo si mobiliterà per difendere le questioni ambientali".

Chi può unirsi al collettivo?
Tutte le persone di buona volontà disposte a difendere il proprio hobby: la pesca sportiva. Sia che si peschi da una barca, da un kayak, da una pagaia, dalla riva, a piedi o sott'acqua, tutte le attività ricreative sono benvenute. Per iscriversi è necessario compilare un modulo di registrazione, che si trova all'indirizzo del sito web collegato. È ovviamente gratuito.

Quali azioni?
Il collettivo è in fase di decollo; per il momento ha bisogno di farsi conoscere e riconoscere. Le azioni principali al momento sono interviste su giornali, riviste e radio. Condivisione su pagine Facebook e altri social network. La presenza di rappresentanti del collettivo al salone di Clermont e alle prossime fiere di pesca in tutta la Francia. È necessario essere in tanti per essere riconosciuti e quindi ascoltati, e per avere voce in capitolo nel processo decisionale. Quindi, se non vi vedete riflessi negli attuali organismi di pesca sportiva, c'è un altro modo...