Il comportamento dello scorfano

Lo scorfano bruno è un piccolo pesce predatore del Mediterraneo che utilizza il suo mimetismo corporeo per mimetizzarsi nell'habitat e nascondersi così dalle prede. Emerge dal suo nascondiglio quando si presenta l'occasione di mangiare. Il suo corpo è spesso di colore marrone, con piccoli lembi di pelle che imitano le alghe su una roccia.
Sul dorso, sulle branchie e sul ventre, il pesce scorpione ha spine velenose che servono come arma di difesa contro potenziali predatori. Si nasconde principalmente nelle dighe, nei buchi della costa rocciosa e negli ammassi di posidonia.
È un pesce piuttosto notturno, dotato di un'ottima vista, che sfrutta l'oscurità per diventare totalmente invisibile alle sue prede.
Dove trovarlo?
Sapere dove si trovano gli scorfani è essenziale per poterli catturare. In generale, vanno privilegiate le zone rocciose, dove gli scorfani si mimetizzano facilmente. Si nutrono di vari crostacei come granchi e gamberi, ma anche di piccoli pesci che pensano di essere al sicuro sotto una roccia.
Preferisce gli angoli bui durante il giorno ed esce dalla tana di notte, non lontano dalla sua tana preferita, in caso di pericolo. Lo scorfano ama le zone poco profonde in estate, da 0 a 10 metri, ma si può trovare anche a quasi 100 metri di profondità.
Le zone in cui le correnti o le onde attraversano il fondo permettono loro di afferrare un gamberetto o un granchio alla deriva al loro passaggio. Evitate le zone sabbiose, perché gli scorfani non possono nascondersi e ne stanno alla larga.

Scorfano di mare
Ora che ci troviamo in una zona dove sono presenti gli scorfani marroni, dovremo riuscire ad attirarli. Sia di giorno che di notte, il rockfishing è senza dubbio la tecnica più efficace per catturarli.
Scegliete esche morbide di piccole dimensioni, non più grandi di 5 cm, che assomiglino a crostacei o addirittura ad avannotti di pesce. Una testa di piombo fino a 3 grammi vi permetterà di scendere rapidamente sul fondo, la zona di vita dello scorfano. Le animazioni devono essere effettuate in prossimità delle buche o delle faglie create da cumuli di pietre. Una decina di secondi di rimbalzo dell'esca sul fondo sono generalmente sufficienti per far uscire lo scorfano dalla buca, se c'è.
Passate al setaccio tutte le fessure facilmente raggiungibili con la vostra esca, senza mai perderla di vista. A volte sarete sorpresi dalla violenza dell'attacco di uno scorfano, deciso a ingoiare la vostra esca e poi a tornare a nascondersi nella sua tana.