A luglio, subito dopo un'ondata di caldo torrido, abbiamo posato le nostre canne sulle rive di un grande specchio d'acqua. Laddove la maggior parte dei pescatori utilizzava le barche per gettare lenze ed esche, noi abbiamo fatto una scelta forte: fare tutto da riva, alla vecchia maniera, ma con strategia.

Attività solida nonostante l'ondata di caldo
Appena arrivati, i segnali erano buoni: attività in superficie, salti, bollate, le carpe erano lì. A differenza di altri pescatori che si trovavano già sul posto, siamo stati veloci nel fare le prime abbuffate. Il nostro approccio? Esca molto regolare (ogni 30 minuti o dopo ogni partenza), utilizzando solo boilies pure, senza semi o pellet. Solo con un lanciatore di boilie.

Esche dure in una varietà di diametri
Abbiamo utilizzato Starbaits Mass Baiting da 14 e 20 mm (Signal e Crayzi Fruit) e boilies Probiotic Banna Nut. Essiccate per diverse settimane, hanno svolto perfettamente il loro ruolo contro i pesci gatto e i gamberi di fiume, molto attivi in questa stagione. Questa scelta ha dato i suoi frutti, consentendoci di limitare l'assalto di questi indesiderabili. L'esca principale è stata il Mass Baiting, meno ricco delle sue sorelle maggiori, Performance Concept o Probiotic. Queste ultime sono state utilizzate con parsimonia per le esche, ma sistematicamente per i mulinelli.


Un'area strategica e un luogo confortevole per pescare
La pesca si è svolta in una zona di transizione morbida/dura, a media distanza. Questo ci ha permesso di pescare comodamente (lanci, esche, ecc.), senza forzare, utilizzando canne M4 da 10 piedi: facili da maneggiare, precise, ecc. Inoltre, i combattimenti sono stati un vero piacere.

I risultati hanno superato tutte le nostre aspettative per una pesca "semplice"
- 7 giorni di pesca
- 80 partenze
- 71 carpe catturate
- Media di oltre 16 chili
- Diversi pesci di oltre 20 chili
- 95% dei tasti premuti tra le 7.00 e le 23.00
- 2 canne principali + 1 canna "seeker head" senza esca


Abbiamo pescato in coppia, da riva, con due sole canne ciascuno nella zona dell'esca. Abbiamo anche utilizzato una terza canna mobile, armata di un semplice sacchetto solubile, per innescare altre abboccate in settori lontani dalla zona dell'esca, per non disturbarla.


Un ritmo veloce per un'immersione totale
Ogni giornata è stata scandita dalla massima organizzazione: preparazione delle reti solubili per accompagnare i rig, gestione delle calate, osservazione costante dell'acqua, realizzazione di capi per rispondere rapidamente alle numerose abboccate... Questa immersione totale dall'alba al tramonto ci ha permesso di concentrarci unicamente sulla nostra pesca, sul nostro obiettivo di mantenere l'alto numero di abboccate durante la giornata.


Conclusione: ritorno alle origini, piacere decuplicato
In un mondo della pesca sempre più dominato dalla tecnologia, questa sessione ci ha ricordato che la semplicità e la buona gestione delle esche pagano. Una strategia coerente, l'esca giusta, un ritmo costante... e, soprattutto, fiducia nelle proprie scelte. Niente fronzoli, solo pesca semplice ma ponderata e, soprattutto, condivisione!

