La scelta della punta giusta per il feeder fishing è fondamentale

© Jean-Noël Schmitz

Come scegliere la punta? Una domanda fondamentale e centrale per un buon rilevamento della stoccata. Un po' di teoria e una buona regolazione vi aiuteranno a vedere meglio.

Forza e durezza della punta: oz o once

Un'oncia (oz) equivale a 28,6 g.

Quanto più sensibile è la punta, tanto più bassa è la valutazione in once (0,5 o meno). Quanto più dura è la punta, tanto più alta è la valutazione in once (5 o 6 o più).

Più raramente, alcuni marchi utilizzano codici colore. Questa indicazione è molto meno precisa, anche se le once sono spesso solo indicative. Infatti, da una marca all'altra e spesso all'interno della stessa gamma di marche, 1 oz non vale 1 altra oz! Tecnicamente, questa potenza si calcola appendendo un peso a una canna posta orizzontalmente fino a farla piegare a 90°... ma questa è la teoria (il test della curva così spesso utilizzato dai nostri amici carpisti). In pratica, ci possono essere differenze importanti.

Scegliere l'asta di alimentazione

Il primo e unico errore è immaginare che il peso del lancio del feeder sia l'unico fattore che determina la resistenza della punta. Anche se questo non è completamente falso, è ben lontano dalla verità.

In effetti, la punta è l'equivalente dell'antenna del galleggiante. Questa antenna è largamente indipendente dal peso sostenuto dal galleggiante, ma c'è un equilibrio da rispettare. È quindi inutile avere un puntale ultra-sottile su un galleggiante di grandi dimensioni per la pesca in fiume. Infatti, la sua sensibilità sarà penalizzata dalla corrente e creerà false abboccate, o addirittura renderà impossibile la pesca. Una punta larga su un galleggiante leggero è invece una combinazione molto utile per ridurre la sensibilità, tra l'altro quando il vento soffia e/o l'esca utilizzata è pesante.

Lo stesso vale per la punta della canna da feeder. Ho spesso utilizzato un puntale da 5 oz (teoricamente 143 g) per la pesca al barbo con 30 g di zavorra e un puntale da 1 oz (teoricamente 28,6 g) nel canale, pescando a 57 m con un feeder da 60 g.

Faire le bon choix
Fate la scelta giusta.

Infatti, l'importante è che la punta non si pieghi più di 15 o 20° con la corrente e/o il vento, in modo da indicare sempre correttamente le abboccate, adattando la sua durezza al pesce cercato. La mia tecnica è abbastanza semplice: utilizzare sempre la punta più sottile possibile, ma rigida quanto basta.

  1. Il vento e la corrente sono i due criteri più importanti.
  2. Anche la distanza giocherà un ruolo importante, in quanto più lontano si pesca, più grande sarà il banner tra la punta della punta e la mangianza, generando così più catture agli elementi.
  3. Infine, il peso del feeder. È infatti sbilanciato cercare di lanciare 100 g con una punta da 1 oz. Il peso del feeder neutralizza la sensibilità della punta e quest'ultima non ha abbastanza coraggio per partecipare al lancio.

Alcuni parametri di riferimento

Concludo dandovi alcune linee guida che potete usare come base per la vostra scelta, ma che dovrete superare per adattarvi al meglio alle condizioni:

  • in stagni e canali tranquilli e non troppo profondi: da 0,75 a 1 oz
  • nei laghi più profondi e nei canali con maggiore corrente: 1-2 oz
  • nel fiume: da 2 a 6 once
  • in fiumi veloci su pesci combattenti: da 3 a 5 once
  • in carpodromo: da 1,5 a 2 oz
L'importance de bien détecter les touches
L'importanza di individuare le chiavi

La pesca è un equilibrio tra la natura, il pescatore e la sua attrezzatura. Il pesce è il più importante dei tre, mentre la tecnica viene per ultima, ben dopo la tattica. È l'unico parametro che potete controllare al 100%, quindi fate la scelta giusta!

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