Nome scientifico
Scomber scombrus (Linné, 1758)
Morfologia
Lo sgombro ha un corpo fusiforme che gli permette di nuotare a 10 km/h. Le due pinne dorsali sono molto distanziate. Nella parte superiore e inferiore di ciascun lato della coda sono presenti circa 5 pinne, triangoli duri. Il dorso è di colore verde-blu con linee scure che corrono più o meno oblique e parallele, mentre i fianchi e il ventre sono di colore bianco-argenteo.
Luoghi di pesca
Questo pesce pelagico gregario vive in banchi talvolta enormi e compatti in mare aperto, spesso vicino alla superficie, sia sulla costa che al largo. Si trova nel Mare del Nord, nel Canale della Manica, nell'Atlantico e nel Mediterraneo.

Tecniche di pesca
Lo sgombro viene spesso pescato a profondità comprese tra 15 e 30 metri. A volte è mescolato con il sugarello. La maggior parte degli sgombri viene pescata con piume bianche e dispositivi riflettenti. Tuttavia, le esche moderne lanciate con un'attrezzatura leggera faranno la gioia dei principianti. Quando gli sgombri sono in agguato, i grandi predatori possono essere alla ricerca di questi pesci grassi, come lecce, barracuda, boniti, tonni, moscardini e grosse spigole.
La sua riproduzione
Gli sgombri si riproducono tra marzo e luglio. Gli sgombri raggiungono la maturità a 40 cm di lunghezza. Una volta deposte, le uova galleggiano.
Dimensioni e peso
Lo sgombro medio misura dai 25 ai 30 cm. La dimensione massima è di 50 cm e pesa 1,5 kg. Il record francese è di 600 g (Boulogne-sur-Mer, 16/10/2011)
Buono a sapersi
Gli sgombri sono presenti sulla costa dalla primavera alla fine della stagione (ottobre) e a volte formano enormi cacce segnate da uccelli che salgono in picchiata in superficie. A volte si avvicinano a quindici metri dalla riva, soprattutto da settembre in poi.