La FNPF ottiene il rinvio del progetto di decreto sulla pesca dell'anguilla

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Durante la riunione del Comitato nazionale delle acque (CNE) del 18 dicembre 2025, è stato esaminato un progetto di decreto che vieta la pesca ricreativa dell'anguilla gialla. Al termine delle discussioni, la FNPF ha ottenuto la bozza del rapporto.

Posizione dell'FNPF

La FNPF ritiene che il testo sia ingiusto e inadeguato perché :

Riguarda solo i pescatori ricreativi, mentre la situazione dell'anguilla richiede misure più ampie.

Il documento sottolinea che l'anguilla europea è in pericolo critico di estinzione, con le popolazioni che sono diminuite del 90% dagli anni Ottanta.

Richieste principali

Dal 2010, l'FNPF chiede :

Una moratoria generale su tutta la pesca dell'anguilla (ricreativa e professionale), piuttosto che un divieto mirato.

Intensificare la lotta al bracconaggio.

Ripristinare la continuità ecologica dei corsi d'acqua, per consentire la libera circolazione delle anguille.

Una moratoria sulla pesca delle anguille cieche (novellame).

Un piano di uscita dalla flotta per aiutare i pescatori professionisti a riqualificarsi.

Critiche ai dati ufficiali

Il Ministero suggerisce che 700 tonnellate di anguille gialle potrebbero essere prelevate dalla pesca sportiva, una cifra che la FNPF considera irrealistica, viste le restrizioni già in vigore dal 2010.

La necessità di una consultazione

La FNPF auspica una revisione nazionale delle azioni intraprese e una reale consultazione all'interno di organismi ufficiali come :

  • Il Comitato nazionale per la biodiversità
  • Il Comitato nazionale dell'anguilla
  • Il Comitato nazionale per l'acqua

La FNPF accetta il principio di una maggiore protezione delle anguille, ma si rifiuta di vedere penalizzati solo i pescatori dilettanti. Chiede uno sforzo collettivo ed equo per salvare questa specie in pericolo.

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