Adattare la velocità di pesca alla traina
Per facilitare la comprensione delle velocità, ricordate che 1 nodo equivale a 1,852 km/h.
Ogni specie di pesce pelagico abbocca quando l'esca si muove a una velocità specifica. In generale, i piccoli pesci pelagici come gli sgombri e gli scorfani abboccano a velocità relativamente basse, da 1 a 3 nodi. I pesci pelagici più grandi, come i pelagici, tonno e bonito cacciano a velocità più elevate e sono quindi generalmente più propensi ad abboccare a velocità più elevate. La velocità minima per questi ultimi è di 2,5 nodi, o fino a 5 nodi se le abboccate sono rare ma i pesci sono presenti.

Per concludere la catena alimentare, tonno rosso e i tonni albacore vengono solitamente pescati a 7-8 nodi. I tonni possono viaggiare a velocità superiori a 60 km/h (oltre 30 nodi) e non è raro che siano in grado di raccogliere un'esca a velocità di traina fino a 15 nodi. Ovviamente, velocità più elevate comportano un consumo maggiore, quindi l'ideale sarebbe iniziare a pescare a bassa velocità e poi accelerare gradualmente, se necessario.
I limiti dell'esca
Ogni modello di esca, di ogni marca, ha prestazioni diverse in acqua. Alcune esche sono in grado di nuotare bene da 1 a 4 nodi, mentre altre sono funzionali da 4 a 10 nodi, ad esempio.
Nel caso di esche artificiali con bavette dure, a bassa velocità si dovrebbe sentire l'esca vibrare nella canna o nella lenza per essere sicuri che stia funzionando. Se la velocità è troppo alta, l'esca "stallerà" e girerà in superficie senza immergersi.
Il principio è lo stesso per un'esca morbida, che salirà in superficie se la velocità è troppo elevata. D'altra parte, sarà impossibile percepire l'azione della canna perché le vibrazioni sono troppo deboli. È quindi necessario determinare a quale velocità la barca inizia a nuotare.

Le esche a traina di superficie, soprattutto per i tonni e altri grandi pelagici, sono molto facili da analizzare perché rimangono in superficie e permettono di vedere direttamente se la velocità è buona.
Profondità di nuoto
La profondità a cui si muove un'esca dipende dalle sue caratteristiche, dall'inclinazione del labbro, dalla forma del corpo e persino dal suo peso. Scegliere la profondità giusta non è un compito facile, ma la soluzione ideale è sperimentare sul posto variando le esche durante la sessione. L'obiettivo è trovare rapidamente la profondità più efficace e l'utilizzo di due o più canne vi aiuterà a trovare più rapidamente la zona giusta.

Esistono anche trecce piombate dedicate alla traina che consentono di utilizzare un'esca con un'immersione poco profonda a grandi profondità se le sue dimensioni, il colore o la vibrazione la rendono un'esca efficace. Anche l'uso di un ecoscandaglio può facilitare le cose, basta individuare la profondità in cui si trovano gli echi e adattare la profondità di pesca di conseguenza.